- La forcella deve essere molto lunga per poter supportare angoli molto piccoli della coda direttrice dello specchio
- Il punto estremo dell'asse orario deve essere "molto" distante dalla base del meccanismo superiore, per evitare che la forcella, ruotando, ci sbatta contro:
- La "molla di aiuto" menzionata nella "Raccolta di lavori" è effettivamente indispensabile, perchè c'è un "punto morto" durante la notte, quando il sole è nel punto più basso e quindi la forcella nel punto più in alto della sua corsa, quasi sulla verticale dello specchio; che l'eliostato funzioni anche di notte è necessario però solo se si riesce a implementare anche il meccanismo che lo adatta automaticamente al cambiamento giornaliero di declinazione, che varia da -23° a +23° tra estate e inverno.
Al posto di una molla forse si può usare un elastico avvolto intorno all'albero dello specchio; assicurarsi che sia in tensione nel punto morto, ma non troppo in tensione negli altri punti, altrimenti probabilmente poi l'orologio non ce la fa a far ruotare lo specchio.
- Non ho ancora capito come è fatto il perno che unisce l'alidada del cerchio di declinazione all'asse orario, nonostante vari disegni e foto, ma tutti troppo vaghi:
- Anche l'altro alidada non mi è chiaro, il perno I che dovrebbe fissare il cerchio VV:
"I noni si trovano su un cerchio alidada VV concentrico al primo, montato su un manicotto mobile attorno all'asse. A tale manicotto è fissato un braccio I tenuto in posizione da due viti attestate, i cui dadi sono solidali al supporto del dispositivo; possiamo quindi regolare i noni in modo da segnare 0h 0m 0s sul cerchio orario quando la riflessione è fatta nel piano del meridiano." (Annales, p.60)
Come è fissato e come funziona?
Aggiornamento 15/1/204
Svelato il "mistero" dell'alidada orario sull'asse principale grazie a una versione ad altissima risoluzione della tavola 15https://github.com/jumpjack/heliostat/blob/main/images/tav-15-highres-6000x4000.jpg, di cui qui riporto un dettaglio:
Quindi le due "viti a battuta" in effetti "battono" contemporaneamente sul gambo verticale I, al quale permettono quindi solo una lieve rotazione, forse di un grado o due, intorno all'asse orario.
Essendo I solidale col "cerchio alidada v" a causa di questa "spina o vite"...
, anche v ruoterà leggermente intorno all'asse orario quando si ruota I. A cosa serva, ancora non l'ho capito.
Nella stessa immagine si vede un altro particolare interessante, relativo al cerchio v:
Esso non "striscia" contro il cerchio H, è leggermente staccato, in modo da non causare attrito; solo un anellino intorno all'asse lo tiene separato dal cerchio H.
Nota: in questi giorno ho trovato su internet un artigiano/orologiaio che ha deciso di cimentarsi nell'impresa di costruire in metallo una replica di questo eliostato!
io nel frattempo sono passato a un modello più semplice a doppio specchio, inizialmente testato con stampa "casalinga" con stampantina FDM, poi commissionato in stampa onlne su JLPCB.