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Annotazioni e osservazioni fatte durante la costruzione fisica del siderostato

  1. La forcella deve essere molto lunga per poter supportare angoli molto piccoli della coda direttrice dello specchio

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  1. Il punto estremo dell'asse orario deve essere "molto" distante dalla base del meccanismo superiore, per evitare che la forcella, ruotando, ci sbatta contro:

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  1. La "molla di aiuto" menzionata nella "Raccolta di lavori" è effettivamente indispensabile, perchè c'è un "punto morto" durante la notte, quando il sole è nel punto più basso e quindi la forcella nel punto più in alto della sua corsa, quasi sulla verticale dello specchio; che l'eliostato funzioni anche di notte è necessario però solo se si riesce a implementare anche il meccanismo che lo adatta automaticamente al cambiamento giornaliero di declinazione, che varia da -23° a +23° tra estate e inverno.

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Al posto di una molla forse si può usare un elastico avvolto intorno all'albero dello specchio; assicurarsi che sia in tensione nel punto morto, ma non troppo in tensione negli altri punti, altrimenti probabilmente poi l'orologio non ce la fa a far ruotare lo specchio.

  1. Non ho ancora capito come è fatto il perno che unisce l'alidada del cerchio di declinazione all'asse orario, nonostante vari disegni e foto, ma tutti troppo vaghi:

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  1. Anche l'altro alidada non mi è chiaro, il perno I che dovrebbe fissare il cerchio VV:

"I noni si trovano su un cerchio alidada VV concentrico al primo, montato su un manicotto mobile attorno all'asse. A tale manicotto è fissato un braccio I tenuto in posizione da due viti attestate, i cui dadi sono solidali al supporto del dispositivo; possiamo quindi regolare i noni in modo da segnare 0h 0m 0s sul cerchio orario quando la riflessione è fatta nel piano del meridiano." (Annales, p.60)

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Come è fissato e come funziona?


Aggiornamento 15/1/204

Svelato il "mistero" dell'alidada orario sull'asse principale grazie a una versione ad altissima risoluzione della tavola 15https://github.com/jumpjack/heliostat/blob/main/images/tav-15-highres-6000x4000.jpg, di cui qui riporto un dettaglio:

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Quindi le due "viti a battuta" in effetti "battono" contemporaneamente sul gambo verticale I, al quale permettono quindi solo una lieve rotazione, forse di un grado o due, intorno all'asse orario.

Essendo I solidale col "cerchio alidada v" a causa di questa "spina o vite"...

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, anche v ruoterà leggermente intorno all'asse orario quando si ruota I. A cosa serva, ancora non l'ho capito.

Nella stessa immagine si vede un altro particolare interessante, relativo al cerchio v:

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Esso non "striscia" contro il cerchio H, è leggermente staccato, in modo da non causare attrito; solo un anellino intorno all'asse lo tiene separato dal cerchio H.

Nota: in questi giorno ho trovato su internet un artigiano/orologiaio che ha deciso di cimentarsi nell'impresa di costruire in metallo una replica di questo eliostato!

io nel frattempo sono passato a un modello più semplice a doppio specchio, inizialmente testato con stampa "casalinga" con stampantina FDM, poi commissionato in stampa onlne su JLPCB.